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Tra caldo e disperazione..

A TUTTO C'È UNA SOLUZIONE

Sono stata tutta la giornata al casale per una serie di appuntamenti con coppie di sposi che volevano visitare la tenuta “Bosco de Medici” per festeggiare il loro matrimonio. È stata una giornata particolare e un po' pesante, soprattutto nel ricevere una coppia che si sarebbe sposata per la seconda volta, essendo entrambi vedovi. Lei Teresa, una signora di bella presenza e titolare di un centro estetico e il futuro sposo un anziano ingegnere. Teresa era accompagnata dalla sua wedding personale e si è raccomandata di voler far trascorrere una piacevole serata a tutti gli invitati (essendo tutte persone adulte). Si è raccomandata da subito che venisse data una particolare attenzione ad una persona disabile, un componente della sua famiglia. Proprio per l’attenzione che riponiamo in tutti quanti gli invitati, ho rassicurato gli sposi, raccontando la storia del matrimonio di Andrea e Luisa.

Quest’ultima aveva sua madre sulla sedia a rotelle a causa di una grave malattia oncologica e per questo avevano scelto per il matrimonio l’area “Infinity Pergola”, un’area un po' più coperta rispetto alle altre proprio per la problematica della madre e di alcune persone anziane. Alla data del loro matrimonio faceva un caldo tremendo e mi sono resa conto da subito che la madre della sposa e le persone anziane avrebbero sofferto per questa condizione climatica. Infatti, come supponevo, la sposa mi chiama in lacrime perché era preoccupata per il mio stesso motivo ed io le ho risposto che doveva pensare solo a farsi bella per l’evento e di non preoccuparsi. Infatti, il suo timore, era, dato il forte caldo, che queste persone si fossero sentite male e avrebbero creato una situazione complicata per il loro matrimonio. Allora ho chiamato un’azienda per fittare degli ombrelloni per risolvere questa situazione problematica, ma non era disponibili. Ho chiamato un’altra azienda e comunque non erano disponibili. Non ho mollato, ho fatto ricerche su internet e ho trovato un’altra azienda, la quale è stata disponibile, infatti hanno portato gli ombrelloni, di cui uno era rotto, e quindi andava sostituito, alla fine però sono riusciti a montarli. Il problema sembrava risolto. Sono arrivati gli invitati e subito dopo gli sposi. Lo sposo si è avvicinato a me ed ha ripetuto la preoccupazione di queste persone e non contento di quanto avevo predisposto mi ha chiesto se almeno per la suocera e per le altre due persone anziane potessero essere collocate all’interno di una sala del Casale avendo questa un’area climatizzata. Ho dovuto dare disposizioni ai camerieri di prendere un tavolo, collocarlo nella sala interna, allestirlo, far rinfrescare l’ambiente e far accomodare queste persone. Da quel momento in poi gli sposi si sono rasserenati e la sposa si è avvicinata a me, mi ha abbracciata così forte e dall’emozione e dalla contentezza, ha iniziato a piangere. Io mi sono emozionata ed ho pianto assieme a lei e le ho raccontato che ho a cuore le persone anziane e i disabili per esperienza personale. Ne è valsa la pena attivare questo tipo di piano perché queste persone erano sofferenti e si sono sentite meglio spostandosi in questa sala climatizzata. Tutta la serata si è svolta in modo piacevole e sereno e gli sposi di tanto in tanto si avvicinavano a me per ringraziarmi. Teresa da questo evento di soccorso è rimasta colpita in quanto avendo anche i genitori anziani e disabili, raccontando di questo piano l’ho rassicurata. Inoltre da quanto esposto, hanno scelto addirittura di svolgere il rito civile ufficiale nella nostra tenuta in quanto “Bosco de Medici” è sede comunale del Comune di Pompei, proprio per dare meno disagio e spostamenti ai suoi genitori.

Abbiamo scelto il menù, gli allestimenti e concluso il contratto.


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